giovedì 18 giugno 2009

Ma cosa pensano all'estero di Berlusconi?


Il premier Silvio Berlusconi ha da sempre accumulato una varietà infinita di figuracce, gaffe, errori, antipatie, critiche. Oltre che il voto degli Italiani.
Una cosa non ho mai capito sinceramente:
come mai ogni volta che siamo in prossimità di elezioni importanti, in cui è visibile la candidatura di Berlusconi, sul web, sui giornali, per strada, tutti criticano in maniera piuttosto pesante quest'uomo basso dal grande potere?
Ovviamente ogni elezione termina con la sua vittoria. E tutto questo fa rabbia. Mi fa rabbia il perbenismo diffuso, questa sensazione che l'Italia sia rimasta ancora un paese che 'predica bene e razzola male'. Nelle piccole come nelle grandi cose. Nelle vicende personali come in merito al futuro di un intero popolo.

Ma il punto su cui, oggi, Articol@ndo vuole dedicare la sua attenzione, è un altro. Come veniamo percepiti noi italiani, popolo dalle facili promesse e dai facili giudizi, ma dalle difficilissime messe in pratica, all'estero?
E soprattutto, cosa ne pensano, al di fuori dei confini italiani, di Berlusconi?

C'è da dire che la Stampa estera si è spesso sbizzarrita sull'argomento. Spesso siamo diventati (noi cittadini, in quanto Italia), lo zimbello dei paesi europei. I meriti sono spesso di chi ci rappresenta politicamente.
Pare che le testate (sia della tv che della stampa), mettano tutta la loro creatività in titoli satirici, interi editoriali e trasmissioni tv dal tono ironico, con protagonista sempre lui, Mr. Berlusconi.

Gran parte della stampa mondiale definisce il popolo italiano come un popolo di cialtroni e miserabili. I giornali stranieri dalla Cina al Portogallo ci deridono.
Vogliamo fare degli esempi?
Riportiamo alcuni titoli di giornali esteri, pubblicati durante il passato governo Berlusconi:

"Dal nostro inviato nel Berlusconistan" (Suddeutsche Zeitung).
"L'Italia delle paillettes, della demagogia e del sogno americano" (Le Soir).
"Dove vige un sistema abilmente costruito per rincoglionire le masse e regna il principe delle arti volgari" (L'Express),
"Un Don Co.glioni" (The Wall Street Journal),
"Un premier d'ineguagliabile condotta villana e meschinità culturale che lo rendono l'incarnazione dei peggiori italiani" (Frankfurter Allgemeine Zeitung).
"Benvenuti nell'Italietta che sta per liberarsi del Cavaliere" e "an insider on the way out, uno che se sconfitto aveva promesso di fuggire a Tahiti" (Financial Times).

Emblematica la copertina del The Economist: “BASTA, per l’Italia è tempo di licenziare Berlusconi”(Basta. Time to sack Berlusconi).


Articol@ndo non aggiunge altro, a parte 'regalarvi' due video, tratti tra i tanti presenti su YouTube, giusto per sottolineare ancora una volta come il prestigio dell'Italia sia arrivato ai minimi storici.




martedì 16 giugno 2009

Truffe televisive: ancora Affari Tuoi al centro delle polemiche


Ci risiamo. Affari Tuoi è di nuovo finito nel mirino dell'Unione Nazionale Consumatori.
Ormai il programma preserale di Rai Uno è diventato davvero poco credibile.

Ricordate l'uso di concorrenti abitudinari, o le 'casuali' vincite sempre altissime alla fine del programma per aumentare l'audience in particolari giorni, in modo da combattere la concorrenza (video 1), o il caso della concorrente che legge la mano sulla quale ha scritto i numeri da non chiamare lasciando le vincite più alte fino alla fine (video 2)?

Il fraudolento Affari Tuoi non molla.
Questa volta, Massimiliano Dona, dell'UNC, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, in riferimento al programma.
Cosa è successo nuovamente?
Pare si tratti di una situazione assolutamente poco chiara relativa all'allestimento dello studio e alla disposizione dei pacchi contenenti i premi in gettoni d'oro, prima dell'inizio del programma (nel video 3, l'intervista di Dona al programma Striscia la Notizia).

Prima dell'inizio della registrazione del programma, i pacchi venivano abbinati ai premi, richiusi e portati in studio in pile da cinque. L'ingresso dei pacchi in studio, era assolutamente casuale. Ma come mai non venivano sistemati in ordine numerico?
Anche alcuni concorrenti si son posta la stessa domanda, e la vicenda ha incuriosito anche l'UNC.
Dopo un controllo da parte dell'Associazione, è emerso che tutti i pacchi di una certa colonna contenevano le vincite più alte. Il disordine dunque, era solo apparente: dall'alto verso il basso si trovavano i pacchi contenenti i 50mila €, i 70 mila, i 100mila, poi i 250 mila, fino ai tanto ambiti 500 mila.
Ovviamente non si è trattato di un caso isolato, ma la stessa prassi si è ripetuta per mesi, da settembre a dicembre dello scorso anno.
I concorrenti più furbi, una volta capito l'inghippo, non dovevano far altro che memorizzare i numeri dei pacchi contenenti le vincite più alte, frodando così la Rai e portandosi a casa i soldi dei contribuenti.
Appena la truffa è stata scoperta, è stato introdotto un nuovo allestimento e le vincite medie sono state dimezzate.

Insomma, ancora truffe televisive. Ancora soldi dei contribuenti che vanno a finire nelle mani di persone furbe. Ancora una tv poco chiara, il tutto, ovviamente, sempre a scapito del telespettatore onesto.

A seguire, Articol@ndo vi propone 3 video emblematici delle truffe riscontrate nel programma.

Video 1


Video 2


Video 3

lunedì 15 giugno 2009

Billy Ballo domina su Facebook anche dopo il suo arresto


È passato quasi un mese dalla notizia dell’arresto di Alessio Saro, in arte Billy Ballo, il comico di Mai Dire Gol.
Saro è stato condannato al carcere, per aver avuto rapporti sessuali con una tredicenne conosciuta su FaceBook. Tecnicamente pare si tratti di stupro, ma sono avanzate anche le accuse per pedofilia. Eccessive secondo alcuni. Del tutto plausibili per altri.

La tredicenne, Carla, conosce Saro (33 anni) sul social network più famoso del mondo. Nella notte tra il 6 e il 7 aprile, il comico milanese seduce la ragazzina portandosela a letto, prima di finire in manette.
Il fatto è stato scoperto dalla madre della ragazza, la cui uscita con una scusa tra le più banali (vado a dormire da un’amica) le era sembrata sin da subito sospetta. Da lì le ricerche sul pc della ragazzina e la scoperta della tresca col 33enne.

La denuncia, da parte della madre, scatta dopo la seconda uscita tra la figlia e Saro, il quale rischia 10 anni di detenzione con l’accusa di aver abusato di una minore, consapevole della sua giovane età.
Fatto ancora più grave, pare che l’attore abbia cercato ripetutamente di persuadere la ragazzina a mentire, non solo con i genitori, ma anche di fronte alle forze dell’ordine, dicendo che fosse maggiorenne e difendendo così Sarò da ogni accusa di abuso o, come dicevo all’inizio, di pedofilia.

Questi sembrerebbero i fatti che girano intorno alla vicenda.
Ancora FaceBook nel mirino. Ancora un uso improprio di un mezzo di comunicazione potentissimo ma che non lascia scampo a vicende illecite. Ancora minorenni illuse e ‘uomini neri’ che approfittano dell’ingenuità di piccole donne cresciute troppo in fretta.


Quello che più sorprende, è come ci si sia schierati quasi in maniera equa, a favore o contro Alessio Saro, venuto alla ribalta più per questa vicenda alquanto scabrosa che per i suoi sketch televisivi.
Articol@ndo ha fatto una breve ricerca tra i tanti gruppi presenti su FaceBook, semplicemente digitando il nome dell’attore. I risultati sono parecchio sorprendenti. Decine di gruppi in difesa di Billy Ballo. Decine di gruppi offensivi nei confronti della ragazzina tredicenne e addirittura della madre.
Per fortuna, con un po’ di buonsenso, c’è anche chi si è dichiarato deluso dall’attore. Ma al di là della fama di personaggio pubblico, c’è poco da difendere o giustificare.